foto dell'ing. Bruno S. che ha impiegato i nostri scaldacuccia nei canili del suo allevamento di bulldog inglesi (a Treviso).
Ha inserito i nostri scaldacuccia in un sistema con controllo di accensione manuale o automatico (collegandolo a un termostato esterno), confermando la sua fiducia nel nostro prodotto ci scrive che:
"tutto funziona benissimo ... il radiatore è stato dotato di un termostato tarato al valore di 15°C, con ciò il riscaldamento era sempre acceso di notte e fino alle prime ore del mattino (c'è una spia di segnalazione del
funzionamento) e che i cani sono tutti in ottima salute. Nelle ore centrali e soleggiate, il radiatore poteva essere spento.
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Il veterinario dell'ULSS, a suo tempo allo scopo interpellato, consigliava
tarature anche più basse, inferiori ai 10°, ma superiori a 2-3°C.
Ritengo che il pregio principale del radiatore sia la sua temperatura superficiale sufficientemente bassa da non correre il rischio di scottature.
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Una applicazione semplificata potrebbe esser e fatta anche con un semplice interruttore manuale esterno, perché nei periodi più freddi (qui - a Treviso - la temperatura esterna minima oscilla tra -5 e +5°) il radiatore può restare
permanentemente inserito, senza danno; è come una lampadina "classica" di bassa potenza."
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